ETB

Rocódromo . Brunico


origen: gracias a ETB studio

L’identia’ di un luogo e’ formata da immagini, atmosfere, forme che si uniscono inevitabilmente alla memoria collettiva e che  diventano elementi indispensabili di riconoscibilita’.  La loro ricerca permette di inserirsi nel contesto con immediazezza e spontaneita’, portando alla dissoluzione dei limiti tra architettura e paesaggio e instaurando una tensione silenziosa con la geografia nella quale si opera. Tale ricerca e la rielaborazione di questi elementi sono le basi concettuali della proposta.
Davanti alla possibilità di intervenire nel territorio con un grande volume unitario, ha prevalso la scelta di una scala intonata al luogo, la volonta’ di non “consumare paesaggio”, di costruire in uno scenario straordinario senza pretendere di sovrapporsi ad esso ma stabilendo un dialogo rispettoso. Il tema di progetto ci ha vincolato ad un ascolto speciale del contesto, ad una sensibilita’ per l’ambiente nel quale si opera pari a quella che la disciplina dell’arrampicata assume come proprio valore  fondativo. Per questo, il progetto si sviluppa come un sistema combinato di sei navate di differenti altezze che si plasmano in pianta seguendo le necessita’ funzionali; un padiglione dalla scala contenuta e discreta simile ad un frammento di ghiaccio incontrato ai piedi della montagna, rigoroso ed etereo, un profilo suggestivo stagliato sul fondo alberato della collina.
La proposta non si limita ad una reinterpretazione della tradizione ma va alla ricerca di una seconda spontaneita’, attraverso una geometria chiara che lega il profilo dell’edificio  con lo skyline circostante, con l’ architettonica urbana del luogo, con la scala piu’ grande della vallata e dello scenario poderoso delle Alpi. La nuova palestra per arrampicata di Brunico, si conforma cosi’ come un sistema dotato di una grande forza iconica. 












L’organizzazione generale dell’edificio si basa su di un sistema di matrice aggregativa: sei campate a falda inclinata con differenti altezze, orientate secondo l’asse Nordovest-Sudest, si affiancano e generano un complesso semplice ed unitario, una “geografia” di vette che configurano l’immagine del nuovo complesso. Questa scelta strategica deriva dalla necessita’ di dotare la nuova palestra di un alto grado di compartimentazione e flessibilita’ di utilizzo. Ogni modulo diventa una cellula connessa alle altre ma perfettamente isolabile ed autonoma. La palestra diventa un sistema implicitamente dinamico e versatile, caratteristica che la rende efficace anche al di lá dell’uso ordinario. Ogni navata funziona in relazione a quella successiva, creando grandi spazi liberi corrispondenti alle principali sale sportive. Questi generosi spazi interni sono resi possibili dalla conformazione delle pareti di arrampicata che si incassano tra le navate e albergano al loro interno tutti gli spazi servienti dell’edificio, creando quattro sistemi indipendenti chiusi. Questi “gusci funzionali” sono pensati come quattro grandi “pietre dure” intrappolate in un pezzo di ghiaccio; piu’ concretamente essi agiscono come sistemi che compattano tutti i vani servizio e le connessioni verticali, sfruttando gli spazi cavi generati dai piani di arrampicata.
L’accesso alla palestra si realizza attraverso una piccolo spazio di sosta esterno, chiusa tra il fronte nord e il grande “frammento di ghiaccio” isolato dell’arrampicata esterna; questo ambito viene pensato in special modo per le grandi manifestazioni sportive, così da avere una connessione rapida tra zona pubblico esterna e la hall di ingresso. Il parcheggio a raso è pensato come uno spazio erboso e alberato che in queste circostanze puo’ essere ridotto di capienza per permettere lo svolgimento delle gare e contenere affluenze di pubblico sostenute. Tra le sale di arrampicata e l’esterno si sviluppa una galleria di connessione coperta e climatizzata che permette al pubblico di assistere internamente alle competizioni di bouldering o di osservare le ulteriori sale del complesso da una posizione privilegiata. Durante le manifestazioni sportive, anche quelle esterne, questo spazio diventa un utile sistema a servizio del pubblico (banchetti, piccola esposizioni, promozione attivita’ sportive ecc).
La hall e’ pensata come un grande spazio unico , una sorta di salone nobile dell’edificio; la sua conformazione e’ strategica poiche’ permette un utilizzo piu’ flessibile ed interessante di questo ambiente, dotando l’impianto di un valore aggiunto significativo. Una lunga parete vetrata ad ovest mette in contatto la hall con la sala didtattica, cosi’ da avere una connessione visiva diretta da qualunque punto dell’entrata, del bar e della biblioteca al piano primo; uno spazio dotato di grande versatilita’ di usi oltre a quello ordinario di ricezione degli sportivi. Durante particolari momenti si puo’ convertire in una grande area convegni, piccola sala per mostre tematiche sul mondo della montagna o sulla storia della scalata, sala di accoglienza per gite scolastiche o per gruppi di atleti in visita al complesso, sala di proiezione video o semplice luogo di ritrovo di appassionati. Questo spazio flessibile permette al complesso di funzionare non solo come palestra, ma come centro strategico sul mondo della montagna e dell’arrampicata, un vero fulcro culturale di Brunico e dell’intera vallata.
La particolare combinazione della hall con la galleria di distribuzione permette un uso autonomo di tutti i moduli dell’edificio, che potranno funzionare in maniera totalmente indipendente (riscladamento, illuminazione, percorsi e servizi). Hall e bar, sala boudering, sala didattica o sala da corda (intera o mezza sala) funzioneranno come padiglioni serviti dal nocciolo centrale della reception. Le sale di arrampicata si configurano come spazi di grande impatto visivo, con pareti di scalata lineari che si muovono secondo schemi di pendenze e strapiombi variabili. La conformazione della facciata opalina, che filtra la luce diretta e inonda di una lieve luminescenza l’ambiente, e la sezione delle sale, studiata in funzione delle pareti di scalata, contribuiscono a rendere la sensazione di stare dentro un “grande ghiacciaio”.
Di giorno il complesso si presentera’ come un volume austero e rigoroso, un bianco ed opaco frammento ghiacciato. Di notte il sistema risulterà dalla combinazione dei diversi moduli che si accenderanno in funzione del loro utilizzo creando una “catena montuosa luminosa” piu’ trasparente ed eterea, capace di catalizzare l’attenzione della gente verso il suo mondo interno.
Si creano cosi’ molteplici suggestioni; la visione attraverso la facciata trasulicida dell’edificio ne svela la vita interna, generando curiosità verso il mondo dell’ arrampicata, verso l’attività sportiva ed i valori educativi che ne sono alla base. La rigorosa natura dell’edificio, la sua singolare forza iconica porta all’immediata associazione di questo mondo sportivo con quello della montagna, al quale l’edificio si ispira e con il quale dialoga costantemente.


NOMBRE DEL PROYECTO: EIS

TIPO DE PROYECTO: Rocodromo en Brunico

PROMOTOR DEL CONCURSO: Provincia autonomica di Bolzano

ANO DEL PROYECTO: Diciembre 2009

AUTORES: ETB

Alessandro Tessari
Matteo Bandiera

TEAM PROJECT:

Samuele Evolvi
Nicola di Pietro
Guido Stella
Mauro Tonello



0 comentarios :

Publicar un comentario